Basta un pomeriggio bigio bigio, un acquazzone
estivo che rinfresca l’aria e subito viene il desiderio di coccolarsi con un
dolce e una tazza di aromatico tè, se poi si è in compagnia il momento diventa
perfetto.
In casa ho sempre l’occorrente per una pasta frolla, ho
anche due belle pesche nectarine e decido di fare una crostata di pesche, so
che è sempre molto ben accetta quindi mi metto all'opera. Confesso che per me è
molto piacevole maneggiare la farina, setacciarla e ridurla ad un panetto. La
pasta è presto fatta. Mi accorgo che in frigo, oltre alla marmellata di
albicocche che ho deciso di usare, ne ho
anche un mezzo vasetto di frutti rossi; non riesco a resistere alla tentazione
di aggiungerne un cucchiaio a quella di
albicocche. Ammetto che è stata un’idea indovinata: il sapore delle due
marmellate con le pesche lega benissimo.
Pasta frolla
Anche la pasta
frolla è un impasto di base. Le preparazioni con questa pasta sono infinite: le
crostate come quella che andremo a preparare, le tartellette dolci o, togliendo
lo zucchero o solo diminuendolo, salate, fondi per torte decorate, i biscotti
di ogni tipo con aggiunta di frutta secca; è sempre lei la regina.
Molti trovano
difficoltà a prepararla e dicono: “Si straccia!”, o “Diventa troppo collosa!”,
o “È troppo compatta!”. Il segreto, se di segreto si vuole parlare, è impastare
la farina con i liquidi il minor tempo possibile in modo da non permettere al
glutine di formare una maglia glutinica (appunto) resistente. Questo si
ottiene, o perlomeno io procedo in questo modo, impastando prima i prodotti che contengono
liquidi e poi in ultimo aggiungendoli alla farina. Non esiste una sola ricetta per la pasta frolla, ma per ogni
preparazione è possibile creare una combinazione tra gli ingredienti tale da
poter rendere unica la pasta che si sta preparando; l’importante è che risulti
sempre friabile, non dura, non compatta e non tenace.
Il burro è il
responsabile principale della tipica friabilità della pasta. Io evito la
margarina, perché spesso contiene grassi idrogenati.
Anche le uova hanno
la loro importanza. Se si utilizzano solo tuorli la pasta risulterà meno
croccante, più friabile e più soffice. L’albume rende l’impasto più croccante,
più duro e meno friabile. Va ricordato che sono le uova l’elemento che apporta
la maggior quantità di liquido all'impasto.
Di basilare
importanza risulta la farina che deve essere una farina debole: sono da evitare
le farine per panificazione e la Manitoba, che sono farine forti.
Ingredienti
250 gr. Farina OO (una farina debole)
90 gr zucchero
90 gr burro
2 uova intere
1/2 cucchiaino di lievito chimico in polvere
1 pizzico di sale
Buccia di limone grattugiata
Setaccio la farina
con il lievito aggiungo il sale e formo una fontana, allargo bene tanto da
permettermi di lavorare poi all'interno del cratere formato.
Al centro della
fontana verso lo zucchero e il burro a tocchetti, e impasto solo questi due
ingredienti, fino a formare un piccolo impasto di zucchero e burro
Ora lavoro l’impasto delicatamente, NON come per impastare una pizza, e solo per il tempo necessario ad amalgamare bene tutti gli ingredienti e creare una bella palla .
Pongo in frigorifero
per un paio d’ore o in congelatore per 5- 10 min non deve congelare ma solo far
in modo che il burro si rapprenda.
Ora è pronta per
lavorarla.
Può essere
congelata.
Al momento di usarla
tenerla fuori dal congelatore quel tanto che ci permetta di stenderla con il
mattarello: procedere delicatamente, non spingendo con il mattarello in avanti
ma applicando delle pressioni in modo che il panetto diventi duttile e non si
rompa, ruotare il panetto e riprendere a premere, così fino a quando abbiamo ridotto lo spessore e vediamo
che agendo con il mattarello non si rompe più, procediamo come di consueto per
tirare la sfoglia che ci serve.
Crostata
di nectarine
Ingredienti:
Pasta
frolla (ottenuta con 250 gr. di farina)
3 cucchiai
di marmellata di albicocche e 1 scarso di marmellata di frutti rossi
3 cucchiai
di acqua
2-3 pesche
nectarine
Teglia da
crostate Ø 26
Aiutandomi con un
foglio di carta forno infarinato, stendo la pasta della misura della teglia da
utilizzare.
Imburro ed infarino
la teglia. Aiutandomi con la carta inserisco la pasta nella teglia e con una
forchetta la bucherello per evitare che in cottura si formino delle bolle tra
teglia e pasta evitando che si cuocia correttamente.
Taglio a fettine le
nectarine e iniziando dall’estreno riempio tutta la torta.
Inforno a 180° per
35 min.
Quando la crostata è
cotta, passo al setaccio il restante cucchiaio di marmellata di albicocche,
unisco 1 cucchiaio di acqua, (provare prima con mezzo, perché se la
marmellata è troppo densa occorre aggiungere gradatamente il resto), pongo sul fuoco a
riscaldare dolcemente e, spennello la gelatina creata sulle fette di frutta.
Faccio raffreddare.
Sformo e servo.
Alla prossima
Ciao
Che bella scoperta questo blog...e che acquolina questa crostata! Bravissima Stefania, come al solito!
RispondiEliminaBarbara