Adoro
queste piccole cialde, elastiche e morbide. Sono un passepartout per ripieni
dolci e salati. Le più rinomate sono le crepes Suzette, intrise di salsa
d'arance e fiammeggiate con il Grand Marnier, liquore dal tipico sapore
d'arancia. La memoria corre a quando, io ancora bambina, in un bellissimo
ristorante assaggio per la prima volta una crepes Suzette, preparata dal Metre;
presso il nostro tavolo armeggia con un fornelletto cuoce e infiamma, me la serve caldissima; l'emozione
delle fiamme che si sprigionavano da quel pentolino in rame lucido ancora mi
emoziona. Confesso mi è piaciuta più la preparazione della crepe, per me era
troppo dolce, ma è una esperienza che una bimba non dimentica, e credo nemmeno
mio padre che non riusciva a contenere il mio entusiasmo per ciò che avevo
appena vissuto.
Più
consono ai miei gusti è un piatto di crespelle con ripieno salato e ripassate
in forno; sono una delizia che difficilmente si riesce a non apprezzare.
Importante: non devono essere spesse, tanto da prevalere sul ripieno, ma non
devono rompersi. La ricetta è davvero semplice, pochi ingredienti ma sta
all'abilità di chi le prepara ottenerle sottili, tonde ed elastiche; occorre solo
farina, uova e latte, un briciolo di zucchero se le si vuole dolci e le jeux
sont fait.
Questa è la ricetta che uso da sempre per le mie crepes, prima con farina 00 ora con mix di farine senza glutine, ma sempre ottime.