lunedì 30 settembre 2013

Coltello e tagliere puliti





Ricordiamoci di non usare stoviglie e taglieri per lavorare cibi che tra loro potrebbero inquinarsi.
Sarebbe un bel peccato ritrovarsi con problemi intestinali perché si è tagliato una fettina di carne cruda e poi, dopo poco tempo, si è usato lo stesso coltello e/o lo stesso tagliere per tagliare del formaggio, del pane, un pomodoro o un frutto .
La fettina la possiamo cuocere ma il formaggio di solito no!!! Con il formaggio, di sicuro, ci mangeremo anche degli ospiti non graditi lasciati dalla carne.
In cucina sono sempre in agguato batteri che non aspettano altro che trovare un terreno favorevole per farci visita.

Quindi dopo aver usato coltello e tagliere per un alimento a rischio, è bene provvedere a pulire gli attrezzi usati, e poi riutilizzarli per i successivi lavori.

Il nostro corpo e quello dei nostri cari ci ringrazierà.



domenica 29 settembre 2013

Cotoletta impanata



La cotoletta impanata, fin troppo nota ed apprezzata. Sarà per la croccante panatura che occulta alla vista la fetta di carne poco amata dai piccoli: sarà il profumino del pane fritto; sarà perché, proprio perché è fritta non è bene mangiarla spesso e quindi quando capita è meglio festeggiare; ci sono tanti sarà ma concludendo quando c’è lei in tavola sono tutti d’accordo (lo dico sottovoce, anche chi di solito non mangia perché “non potrei”)  

Una nota di viaggio: durante una vacanza in Germania ho trovato, in una rosticceria, una sorella della cotoletta, la schnitzel. Immaginate la mia sorpresa nel vedere anche li una specialità italiana, per poi scoprire che arrivavo in ritardo: la diatriba tra la cotoletta milanese e la schnitzel viennese dura da tanto tempo: chi è nata prima? Altra cosa che ho scoperto e che mi ha divertita: nel medioevo si credeva che l’oro avesse proprietà benefiche per le malattie di cuore, quindi chi poteva permetterselo usava la costosissima polvere di oro sulle pietanze; i milanesi che amavano impanare sostituirono il prezioso metallo con il pane secco grattugiato che friggendo assumeva il caratteristico colore dorato.


I miei ricordi vanno all’infanzia quando mia madre portava in tavola la tradizionale cotoletta milanese con tanto di osso che ci permetteva di impugnarla e rosicchiarla fino alla fine. Usava una costoletta di vitello che passava nell’uovo salato e poi nel pangrattato, assestando il tutto bene in modo da non perdere la panatura durante la cottura, che avveniva in burro biondo. Il burro, che rimaneva nella padella veniva versato sulla cotoletta. Sono ricordi molto piacevoli di un tempo ormai lontano; oggi in luoghi diversi e tradizioni diverse anche la mia cotoletta impanata ha cambiato look. Uso di preferenza carni di tacchino o di cavallo e friggo in olio di oliva. Entrambe le versioni sono ottime ma con caratteristiche decisamente diverse e assolutamente non confondibili.

Qui propongo quella che ormai cucino sempre: fette non troppo sottili senza osso e fritte in olio di oliva, risulta una cotoletta morbida internamente ma croccante esternamente.


Cotoletta impanata (4p)
4 fette di tacchino
2-3 uova a seconda delle necessità
Pangrattato*
2 cucchiai di farina di mais precotta per polenta fioretto*
olio di oliva (o olio di semi di arachidi)
sale
 

mercoledì 18 settembre 2013

Biscotti di Piero



Tutto è nato durante una vacanza a Marina di Ugento. 


Torre San Giovanni - Marina di Ugento- Litorale al tramonto

Siamo lì e ci godiamo "lu sole, lu mare e lu jentu" (dal dialetto salentino: il mare, il sole, il vento). 



Torre San Giovanni - Isola dei pazzi - Litorale al tramonto

Però oltre a oziare è necessario mangiare. Se non vuoi andare tutti i giorni al ristorante devi fare la spesa. Durante una di queste escursioni ai supermercati e negozi del luogo vediamo dei pacchi di biscotti. Piero ne è attratto e gli viene il desiderio di provare per la prima colazione i biscotti caserecci di Ugento. Sono caserecci e quindi, secondo lui per forza buoni, proprio quelli che cerca. 
Durante la vacanza ne avremo provati almeno quattro tipi, ma nessuno rispecchiava i suoi gusti: sono troppo dolci, ciò non va, e requisito importantissimo e non ritrovato, non si devono sciogliere subito nel latte caldo. Alla fine  della vacanza anche i pacchi di biscotti iniziati e poi lasciati a metà sono arrivati a casa. La ricerca però continua, fino a che non decido di mettermi all'opera e provare... provare e provare e riprovare. 
Alla fine sono riuscita a ottene da questa ricetta i biscotti che fanno per lui. 
L'importante è farli cuocere fino a diventare belli dorati.

Ho preferito usare l'olio di semi di arachide e non l'olio extravergine di oliva perché da alla ricetta un sapore neutro mentre l'olio di oliva è tropo presente, tanto da pregiudicarne il sapore.

Naturalmente, a questi biscotti, non potevo dare nessun altro nome che:

domenica 15 settembre 2013

Come bloccare il tagliere



Affettiamo le zucchine, sminuzziamo il prezzemolo, tritiamo la cipolla. Ma il tagliere perché non collabora mai: scorre in avanti, oscilla, scarta. Lavorare in queste condizioni diventa difficile e anche pericoloso, non dimentichiamoci che usiamo delle lame affilate.




Per evitare che il tagliere vada dove vuole basta interporre tra il tagliere e il piano di lavoro un panno umido o anche solo un pezzo di carta da cucina inumidito e voilà il tagliere resta fermo come incollato al tavolo. 




Lo so è un consiglio che si può definire scontato, ma sono tante le volte che non ci si pensa , faticando molto più del necessario.


 Alla prossima
Ciao

sabato 14 settembre 2013

Patate fagiolini e pancetta




       Questo è un ottimo contorno, ma che può essere usato come un secondo piatto non troppo impegnativo, ma sicuramente saziante.  
Sono presenti i carboidrati (patate) verdure (fagiolini) e proteine (pancetta) con una dose limitata di grassi dati dall'olio di oliva extravergine e dalla pancetta.

Ricordarsi di non cuocere la pancetta a fuoco troppo vivo per evitare che bruci.



Castello di Hohenschwangau, nei pressi di Füssen in Baviera

Questo piatto mi fa ricordare i sapori bavaresi, e come ben si sa i sapori portano alla mente anche tante immagini di posti vissuti. 

martedì 10 settembre 2013

Patate novelle al forno


Ultimi giorni di mare. Giornata stupenda e spiaggia quasi deserta, c'è ancora qualcuno come noi che si gode i caldi raggi solari e un mare cristallino. Siamo arrivati, percorrendo la battigia fino al fiume Lato. Ci ritroviamo su una sottile striscia di sabbia tra il mare e il fiume. Con la ritrovata tranquillità gli animali si sono riappropriati del territorio: è stupendo vedere i pesci saltare sul pelo dell'acqua, uccelli ovunque. Ci sentiamo degli intrusi in un paradiso.







Si torna a casa e devo pensare al pranzo.

Adoro le patate novelle al forno, ecco cosa preparare.



domenica 8 settembre 2013

Spaghetti con sugo e polpette




Chi non conosce le polpette? Tutti ne hanno sentito almeno parlare, ed io spesso ne sentivo parlare e in modo davvero poco glorioso. Mio padre le definiva “milite ignoto” a causa dell’abitudine di infilare nell'impasto delle polpette tutto ciò che era avanzato, naturalmente tutte cose buone, ma non di prima cottura, come il lesso ad esempio. Quindi per me le polpette hanno sempre avuto un’aura di mistero: vietato mangiarne se non si era sicuri della loro qualità. Col passare degli anni e grazie all'abilità di mia madre il preconcetto è andato via via dileguandosi, ma l’istinto primario è sempre vigile e - peccato - ma nei ristoranti evito le polpette, quindi per godere di cotanta delizia le preparo da me ed  ecco le mie.             
È incredibile ma è sempre un sucesso quando si porta in tavola un piatto di polpete calde. Sarà che rotolano, sarà che ogni volta le si conta, sarà che … un boccone è voilà si sciolgono in bocca. I motivi del loro successo sono tanti ma il risultato è sempre lo stesso  dai bambini ai nonni. La cucina si riempie del loro profumo. Ad uno ad uno ecco che tutti in famiglia fanno capolino e calano furtivamente la mano nella coppa, dove le polpette sono  appena state appoggiate per perdere il loro grasso in eccesso. Anche se ancora bollenti le si addenta a volte bruciacchiandosi lingua e palato, questo ma non spaventa nessuno.
Ci sono molte ricette che accolgono come ingrediente le polpette; oggi propongo le polpette al sugo, adatte a condire degli ottimi spaghetti al dente. Questa immagine vi fa ricordare qualcosa? A me, sempre, viene in mente questo





Sono teneri vero?
Molto apprezzato, nella zona in cui abito, è l’utilizzo della carne di cavallo per le polpette. Devo dire che anche a me piacciono molto; provare!!!
Il successo delle polpette è talmente assicurato da organizzare addirittura una sagra in loro onore, appunto "La sagra della polpetta" che si tiene a Grottaglie verso la fine di Luglio. Divertimento e manicaretti assicurati.

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