Adoro
queste piccole cialde, elastiche e morbide. Sono un passepartout per ripieni
dolci e salati. Le più rinomate sono le crepes Suzette, intrise di salsa
d'arance e fiammeggiate con il Grand Marnier, liquore dal tipico sapore
d'arancia. La memoria corre a quando, io ancora bambina, in un bellissimo
ristorante assaggio per la prima volta una crepes Suzette, preparata dal Metre;
presso il nostro tavolo armeggia con un fornelletto cuoce e infiamma, me la serve caldissima; l'emozione
delle fiamme che si sprigionavano da quel pentolino in rame lucido ancora mi
emoziona. Confesso mi è piaciuta più la preparazione della crepe, per me era
troppo dolce, ma è una esperienza che una bimba non dimentica, e credo nemmeno
mio padre che non riusciva a contenere il mio entusiasmo per ciò che avevo
appena vissuto.
Più
consono ai miei gusti è un piatto di crespelle con ripieno salato e ripassate
in forno; sono una delizia che difficilmente si riesce a non apprezzare.
Importante: non devono essere spesse, tanto da prevalere sul ripieno, ma non
devono rompersi. La ricetta è davvero semplice, pochi ingredienti ma sta
all'abilità di chi le prepara ottenerle sottili, tonde ed elastiche; occorre solo
farina, uova e latte, un briciolo di zucchero se le si vuole dolci e le jeux
sont fait.
Questa è la ricetta che uso da sempre per le mie crepes, prima con farina 00 ora con mix di farine senza glutine, ma sempre ottime.
Crespelle
130
gr di farina (io ho usato il mix per dolci lievitati) *
2
uova
330
gr. di latte
1
pizzico di sale
burro
per ungere il tegamino
un
tegamino antiaderente ∅ 16 - 18
Gli ingredienti con il simbolo (*) sono alimenti a rischio per i celiaci e per essere consumati tranquillamente devono avere il simbolo della spiga barrata, oppure essere presenti nel prontuario dell'Associazione Italiana Celiachia o riportare in etichetta la scritta Senza Glutine.
Gli ingredienti con il simbolo (*) sono alimenti a rischio per i celiaci e per essere consumati tranquillamente devono avere il simbolo della spiga barrata, oppure essere presenti nel prontuario dell'Associazione Italiana Celiachia o riportare in etichetta la scritta Senza Glutine.
In
una terrina rompo le uova e le lavoro con una frusta,
aggiungo poco alla volta la farina ben setacciata, incomincio ad aggiungere il latte e sempre con la frusta mescolo bene in modo da non formare grumi, aggiungo il sale.
Devo ottenere una pastella perfettamente liscia ed omogenea. Non dovrebbero essersi formati grumi, ma se ce ne fossero, non disperiamoci, basta colare la pastella attraverso un colino. Mettere l'impasto a riposare in frigorifero per almeno 1 ora , ma se riposa anche di più male non le fa.
aggiungo poco alla volta la farina ben setacciata, incomincio ad aggiungere il latte e sempre con la frusta mescolo bene in modo da non formare grumi, aggiungo il sale.
Devo ottenere una pastella perfettamente liscia ed omogenea. Non dovrebbero essersi formati grumi, ma se ce ne fossero, non disperiamoci, basta colare la pastella attraverso un colino. Mettere l'impasto a riposare in frigorifero per almeno 1 ora , ma se riposa anche di più male non le fa.
Scaldo
il padellino (se avete un padellino di ferro è ottimo altrimenti il più comune
padellino antiaderente), lo ungo con un velo di burro (alcuni usano un velo di
olio, ma io non ho mai provato, quindi non so il risultato);
verso un mestolino di pastella e roteo il padellino in modo che la pastella si distribuisca uniformemente su tutta la superficie del padellino formando una frittatina sottile.
Faccio cuocere a fuoco moderato.
È pronta da girare quando si stacca e i bordi della stessa sono lievemente arricciati. La giro e continuo la cottura dall'altro lato.
verso un mestolino di pastella e roteo il padellino in modo che la pastella si distribuisca uniformemente su tutta la superficie del padellino formando una frittatina sottile.
Faccio cuocere a fuoco moderato.
È pronta da girare quando si stacca e i bordi della stessa sono lievemente arricciati. La giro e continuo la cottura dall'altro lato.
Quando
è cotta la faccio scivolare su un piatto, le successive crespelle le posiziono
una sull'altra formando una piccola torre di crespelle, si manterranno umide e
calde più a lungo.
Sono
pronte per essere farcite o congelate per una futura preparazione.
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Alla prossima
Ciao
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Stefania