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Contrada Pantaleo, tipico paesaggio pugliese, con muretti a secco, ulivi e il mare che fa da sfondo |
Strana
considerazione; in tanti anni non mi sono mai accorta di come una ricetta fosse
presente nella mia vita e quante volte l'ho verbalmente condivisa. Ora che
nella mia vita non c'è molto più posto per il glutine anche la più sfruttata e
banale tra le mie ricette acquista un valore maggiore.
Sto pensando alla
focaccia. La focaccia pugliese; credo si impasti, in ogni famiglia, almeno una
volta alla settimana: un po' di farina, acqua, lievito di birra e quel tanto di
sale per renderla più sapida e il gioco è fatto, tutto sta poi alla forza delle
braccia di chi impasta, ma inevitabilmente dopo alcune ore ecco la focaccia su cui fanno bella mostra rossi pomodorini, una spolverizzata di origano e un filo
di olio.
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Focaccia in teglia con pelati |
La focaccia,
anche senza prepararla in casa, la trovo ovunque, è il classico cibo da strada, quello che desideri quando senti un
languorino allo stomaco, quando vuoi gratificarti con qualcosa di buono ma che
non sia necessariamente dolce.
Ho deciso di
scrivere questa conosciutissima ricetta dopo una gentile, quanto inattesa
richiesta. Perché no! In fondo il mio blog è o non è il mio quaderno delle
ricette che mi hanno dato più soddisfazione. Unico problema, pare che non abbia
fotografie che ne riprendano la lavorazione; forse solo qualche sparuta
immagine in cui per sbaglio appare.
La
focaccia che di solito facevo, e anche quella che faccio ora senza glutine,
prevede la presenza di una patata media, sbucciata e fatta bollire in acqua
leggermente salata.
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Focaccia con pomodorini |