martedì 29 gennaio 2019

Pasta e patate


Senza le patate che mondo sarebbe?

Ritratto di Antoine Parmentier ad opera di François Dumont con un bouquet di fiori di patata 

Pensare che in Italia si è a lungo vissuto ignorando l’esistenza di questo versatile e saporito tubero. Per fortuna ai giorni nostri abbiamo una varietà di patate adatte ai vari usi in cucina. Non più solo un tubero per ogni pietanza ma ogni varietà è ben identificata. La più semplice classificazione: pasta gialla con polpa più soda adatta per fritture, insalate, bollita e cotture in cui si prevede la presenza dei pezzi integri e pasta bianca con polpa più farinosa adatta a tutte quelle preparazioni che prevedono una patata che si sfaldi facilmente tipo purè, crocchette, gateau. Senza addentrarci in classificazioni azzardate possiamo dire che esistono le patate novelle consumate subito dopo la raccolta, le rosse ancor più consistenti delle classiche a polpa gialla e la Vivaldi patata light, gioia di chi è a dieta con una quantità minore di carboidrati rispetto ad altre varietà. Insomma ce n’è per tutti i gusti e per tutte le pietanze.
Grazie a  questo tubero da sempre conosciuto dagli Aztechi e dagli  Inca e all'inventiva del popolo napoletano che ha realizzato di unire alle patate la pasta anche io posso portare in tavola una fumante e gratificante pasta e patate. In questi giorni di freddo è davvero un piatto che gratifica e corrobora.
 
Pasta e patate
Pasta e patate con pasta mista


Pasta e patate (4p.)
400 gr. patate a pasta soda
160 gr. pasta mista* o ditali*
70 gr.parmigiano più una crosta di parmigiano
2 cucchiai di olio evo circa 10 gr.
1 nocciolina di burro circa 5 gr.
1 cipolla
1 carota
1 gambo di sedano
½ porro
1 spicchio d’aglio
1 ciuffo di prezzemolo tritato
2 mestolini di salsa di pomodoro
1 spruzzata di vino bianco
1 dado* o sale
1 l. di acqua calda.

Gli ingredienti con il simbolo (*) sono alimenti a rischio per i celiaci e per essere consumati tranquillamente devono avere il simbolo della spiga barrata, oppure essere presenti nel prontuario dell'Associazione Italiana Celiachia, o riportare la scritta "senza glutine"

Pulisco bene la crosta di formaggio grattando la parte esterna con la lama di un coltello e poi la lavo sotto l’acqua corrente.
Taglio a dadini le patate sbucciate.
Trito finemente la carota, la cipolla, il porro, l’aglio e il sedano.

soffrito, pasta, patate
Soffritto

In una casseruola faccio stufare in olio e burro le verdure tritate. 




Aggiungo le patate e le lascio insaporire. Aggiungo il vino e lo faccio evaporare, mescolo  affinché tutte le patate si insaporiscano, solo quando il vino è evaporato aggiungo la salsa di pomodoro. 




Lascio cuocere un paio di minuti e aggiungo l’acqua calda,  il dado e la crosta di parmigiano. Quando riprende il bollore unisco la pasta e porto a cottura.
-Se la pasta senza glutine che normalmente si usa, in cottura lascia troppo amido, per evitare che la minestra diventi troppo collosa,  la precuocio per alcuni minuti, la scolo e faccio  terminare la cottura nella minestra.-
Prima di servire aggiungo in pentola il parmigiano grattugiato e mescolo bene per farlo amalgamare al resto degli ingredienti.

Pasta e patate con ditali


Alla prossima
Ciao

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