Cosa
cuciniamo oggi?
È una
domanda che spesso sentiamo e facciamo. È una fortuna che ci si ponga questa domanda, vuol dire che c'è l'imbarazzo
della scelta su cosa portare in tavola. A volte però è dettata da una certa
indecisione su come mettere d'accordo tutti i membri della famiglia ormai troppo
esigenti e indecisi. Alla fine ci si riduce al solito piatto di pasta al sugo e
una fettina di carne in padella con un contorno di insalata fresca. Un pranzo
decisamente appagante e apparentemente facile, buono ogni tanto ma deprimente
se proposto spesso 😄 .
Parliamo della fettina
di carne, la
amata ed odiata fettina; ma come fare a portare in tavola una fettina saporita
dorata, tenera e che NON sappia di lesso? Si possono seguire due linee di
pensiero:
1. usare una
padella che conservi bene il calore, assolutamente non antiaderente.
Farla
riscaldare molto bene e far cuocere solo pochi pezzi per volta, leggermente
oliati: non dobbiamo mai far raffreddare la padella; si bloccano così le eccessive
fuoriuscite di liquido, si colora velocemente la bistecca facendo sviluppare la
reazione di Maillard, aumenta sapore ed aroma di arrosto.
Salare
alla fine.
Sistema
molto comodo se si deve cuocere una o due bistecche; quando il numero diventa
maggiore o si adoperano più padelle per volta o alcuni mangiano ed altri aspettano
che anche la loro bistecca sia pronta.
2 . Sempre
far scaldare bene una larga padella, aggiungere come sopra la carne appena oliata,
ed iniziare a fare cuocere la carne.
Quando
inizia a lasciare andare troppo liquido che, inevitabilmente non potrà essere
riassorbito nel breve tempo di cottura della bistecca entra in gioco il
trucchetto:
tolgo le
fettine di carne dalla padella, le sistemo in un piatto ed attendo che il fuoco faccia il suo dovere.
Dopo poco il calore del fuoco consuma l'eccesso di liquido, interviene la
reazione di Maillard che fa formare una dorata crosticina sul fondo della
padella, attenzione a non farla bruciare perché diventa amara.
Quando ormai non
c'è più liquido riporto in padella le fettine e con ognuna, come se fosse un
panno strofino il fondo della padella, prima da un verso e poi dall'altro della
fettina. Dopo qualche secondo è
perfettamente cotta e dorata, profuma di arrosto e ha mantenuto la sua umidità
e tenerezza.
Il poco liquido che perderà creerà il sughetto necessario per
tenerla umida nel piatto. Salare
Alla Prossima
Ciao
Un ottimo secondo succulente e gustoso !
RispondiEliminaVero, vero! Adesso che inizia il caldo è uno dei piatti che preferisco. Grazie per essere passata. Un abbraccio e buona giornata. Ciao
EliminaCiao Stefania grazie mille per aver condiviso queste informazioni preziosissime!!Il primo sistema di cottura è a me abbastanza noto:utilizzo la padella in ghisa caldissima e cospargo di sale per non fare attaccare le fettine..mentre la seconda devo assolutamente provarla in quanto più pratica e il risultato mi sembra davvero ottimo!Poi ti farò eventualmente sapere,grazie mille per il post!:).
RispondiEliminaUn bacione:)).
Rosy
Spero ti sia d'aiuto. Per me è sempre un piacere dare delle informazioni che possono ridurre lo stress, almeno in cucina. Un forte abbraccio e buona giornata. Ciao
Eliminaottima base per preparare un piatto semplice ma buono
RispondiEliminaSembrano buonissime!!!
RispondiEliminaSembrano buonissime! Con rucola e pomodorini poi...!
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