giovedì 20 febbraio 2014

Carnevale e Chiacchiere

Siamo già in periodo carnevalesco. I primi coriandoli, sparsi qua e là dai bambini, colorano i bordi dei marciapiedi e delle aiuole cittadine. Quest’anno il tempo è particolarmente mite ed è un piacere pensare che fra qualche giorno ci si potrà mascherare senza dover subire i rigori di un inverno rigido.


Locandina del Carnevale Massafrese 2014

Vivo in una città, Massafra in Puglia, che ha un rapporto molto stretto con il carnevale.



Interno di un capannone-laboratorio di cartpestai. Qui prendono vita le parti dei carri che successivamente verranno assemblate per sfilare nel corso principale



Interno di un laboratorio. Stanno preparanto, in carta pesta un faccione di Peppa Pig. Sarà certamente una parte del carro ...ancora non si sa, solo domenica 2 marzo si saprà che aspetto avrà.


I maestri cartapestai si impegnano, per gran parte dell’anno, per produrre i carri allegorici, stupende ed enormi opere d’arte che sfilano per le vie principali della città. I carri sono accompagnati e preceduti da allegri e colorati gruppi di ballerini. Le scuole di danza della città si adoperano per rendere indimenticabile la serata; le coreografie e i costumi sono preparati molto tempo prima in modo da essere pronti per la domenica di carnevale e il martedì grasso, giorni clou della sfilata. È una gara continua per aggiudicarsi l’ambito premio: essere proclamato miglior carro del carnevale.



Pegaso. Un enorme carro allegorico raffigurante il leggendario cavallo alato. La figura in basso vicino ad una stellina sono io: non sono io che sono piccolissima, è il carro molto grande


I carri sono delle costruzioni mastodontiche, ogni anno sempre più grandi; si calcolano le misure dei carri al centimetro in modo da poter percorrere i viali senza arrecare danno ad alberi e palazzi; sono talmente grandi che, rasentando i balconi, sbirciano ai piani alti dei palazzi e non è affatto strano affacciarsi da un terzo o quarto piano e trovarsi a tu per tu con il  faccione illuminato di un dinosauro, di un politico, o di un cavallo alato. Questa è la magia del carnevale a cui partecipano tutti gli abitanti e tutti i turisti che per un paio di giorni inondano le vie di Massafra divertendosi e avventurandosi in un turbine di maschere.



Carro  allegorico che raffigura un grande cuoco. ho pensato fosse giusto, in un blog di cucina far partecipare questo carro; gli spetta di diritto


Il carnevale di Massafra ha una tradizione antica. Come attestano alcuni documenti settecenteschi custoditi dalla locale Confraternita del Sacramento. Il carnevale a Massafra per tradizione inizia il giorno di Sant Antonio, il 17 febbraio. Questo giorno era accolto con il detto: “Sant’Antùene maschere e sùone”. Il carnevale allora non era come lo viviamo oggi, era piuttosto una occasione per garantirsi la buona fortuna per l’anno che arrivava. I contadini, i fattori, le donne di casa portavano i loro animali domestici a far benedire e poi cominciava la festa, fatta di libagioni e divertimento.



Albero della cuccagna; la parte antica della città ospita questa antica tradizione 


 L’albero della cuccagna era, con le cene e i banchetti, l’occasione per incontrarsi e divertirsi tra canti e scherzi. Tutto questo si svolgeva tutte le domeniche e i giovedì, fino alla fine del carnevale. È curioso notare come i giovedì fossero e, ancora sono, dedicati a un tema particolare: il primo giovedì era il giovedì dei nomi, il secondo dei preti (dove i preti si ritrovavano per banchettare insieme), quello dei cornuti (ossia degli sposati), dei pazzi (dei giovani) e per finire quello della cattiva (ossia la vedova) che coincideva con il primo giorno di quaresima.

Verso l’inizio del novecento si iniziò una curiosa tradizione: il funerale del carnevale; il giorno di martedì grasso si creava un corteo con tutti gli artigiani del paese per poi culminare con un’ultima serata di baldoria; il giorno dopo tutti sarebbero tornati al loro lavoro. Per molti questo giorno coincideva con il ritorno in Calabria, Abruzzo, Basilicata dove avrebbero continuato il loro lavoro nei campi, purtroppo lontani da casa e dagli affetti.

Ognuno, alla festa, aggiunge qualcosa di personale, io la domenica sera preparo una grande coppa di pop corn; mette tanta allegria prepararli e mangiarli, poi fuori a divertirsi tra le maschere.


Arlecchino

Più di tutto la cucina riflette questa atmosfera goliardica. I piatti di questo periodo sono tutti molto ricchi e soprattutto calorici, ma una volta ogni tanto si può fare un piccolo strappo; in fondo il carnevale non dura tanto J
Ci sono un’infinità di dolci che ci fanno ricordare il carnevale; ogni regione ha la sua specialità quindi non abbiamo che l’imbarazzo della scelta.
Oggi propongo le conosciutissime e sempre molto apprezzate chiacchiere.



Chiacchiere con zucchero a velo


Chiacchiere

500 gr. farina
40 gr. burro
50 gr. zucchero
2 uova
50 gr. latte
1 pizzico di sale
spumante dolce o vino bianco circa un bicchiere (serve per legare ed impastare) 
olio di semi di arachide per friggere.



Faccio fondere il burro nel latte e lo faccio raffreddare.
Formo la fontana e nel foro centrale metto tutti gli ingredienti (il vino va aggiunto in funzione delle necessità dell'impasto). Impasto fino ad ottenere una pasta liscia, morbida ma non appiccicosa. La avvolgo con della pellicola trasparente e la ripongo in frigo per mezzora.
Stendo la pasta in una sfoglia sottile, e ritaglio con una rotella dentata delle strisce, dei rombi dei rettangoli. Al centro delle figure traccio un taglio tale che durante la frittura si possano aprire. Alcuni li accartoccio, altri li intreccio facendoli passare attraverso il taglio centrale, altri ancora, i più lunghi li annodo o creo delle nocchette sovrapponendo i due lembi al centro e per bloccare la figura applico una leggera pressione.
Friggo in olio caldo, poche per volta, e per solo pochi minuti. Devono essere dorati
Faccio perdere l'eccesso di unto su carta assorbente per fritti.
Sistemo le friabili e croccanti chiacchiere su di un piatto da portata con una generosa spolverata di zucchero a velo.




Alla prossima

Ciao


1 commento:

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Thank you! :)

Grazie per aver visitato il mio blog.
Mi piacerebbe avere una vostra opinione.
Stefania

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