Coriandoli |
Carnevale, c'è qualcosa che è ovunque; sono i
coriandoli; grandi, piccoli, tondi a
mezza luna, con tante punte tanto da somigliare a piccoli fiori stilizzati,
bianchi, viola, gialli, rossi. I coriandoli sono tutti uguali visti insieme, ma
a ben osservarli sono tutti diversi. Petali di carta che prima di posarsi a
terra volano nell'aria la riempiono con la loro presenza e donano allegria. Il
carnevale senza coriandoli sarebbe ben poco. Ogni anno ci sono delle novità che
tentano di soppiantarli, ma loro, anno dopo anno, sono sempre li sulle
bancarelle pronti a finire nella mani di un bambino che felice li lancerà a chi
gli è vicino. Se sono così amati è anche probabile che la loro invenzione si
perda nelle pieghe degli anni. Pare proprio di si!
Per carnevale, durante il periodo rinascimentale, si
usava lanciare sui carri, sulle carrozze e sulle maschere beni di uso
quotidiano come arance, semi di granoturco, gusci delle uova riempiti di
essenze profumate, nocciole, semi vari e monete.
Nel 1500 incominciarono a produrre dei confettini di
zucchero con al centro un semino di coriandolo. Questo cuoricino profumato
profumava l'intero confetto. I confettini avevano preso il posto dei semi,
delle uova e delle monete. Però a causa del loro costo, ben presto, lo zucchero
fu sostituito dal più economico gesso: il seme di coriandolo rimase al centro
della pallina ma ricoperto da più strati di gesso. Penso che lanci copiosi provocassero
un certo risentimento e numerosi bernoccoli in coloro che li riceveva.
Coriandoli |
Una trovata geniale la ebbe un certo Mangilli di
Crescenzago (Milano) che usando la carta forata per i bachi da seta, ottenne
dei cerchietti di carta che usò al posto dei confetti di gesso. Furono talmente
apprezzati da sostituire completamente i precedenti confetti di zucchero e
gesso arrivando fino a noi.
Una piccola
curiosità linguistica: Coriandolo si dice in italiano ma, in inglese, tedesco,
francese, olandese, svedese e spagnolo sono chiamati confetti, probabilmente a
causa dei confetti lanciati nel periodo
rinascimentale.
Questo anno anche io ho voluto contribuire all'evoluzione
dei coriandoli portandoli nella mia cucina. Con la pasta delle chiacchiere, dei
coloranti alimentari e dei cilindretti di metallo ho cucinato i miei coriandoli
dolci.
Coriandoli, stelle filanti e Coriandoli dolci stelle filanti dolci |
Coriandoli dolci
Pasta per chiacchiere
coloranti alimentari liquidi, rosso, verde,
giallo e blu
Olio di semi di arachide per friggere
zucchero a velo
Cannoncini di metallo per cannoli
Rotella dentata
Pasta da colorare |
Divido la pasta in quattro pezzi più piccoli a cui aggiungo
i coloranti alimentari, poche gocce, non esagero perché la pasta poi diventa
troppo molle.
Sfoglie di pasta colorata |
Stendo la pasta, per questo lavoro uso la macchina per
fare la pasta. Stendo fino ad ottenere una sfoglia molto sottile.
Strisce colorate |
Taglio tante striscioline
di pasta colorata. Avvolgo alcune strisce sui supporti metallici, faccio
attenzione a non stringere troppo in modo da poterli poi sfilare facilmente.
Strisce avvolte sui supporti rotondi |
Altre strisce le taglio ancora per ottenere dei
quadratini, dei triangolini, dei rettangolini.
Stelle filanti che friggono |
Friggo, faccio attenzione a non farli colorire troppo.
Stelle filanti e coriandoli dolci |
Faccio scolare bene l'olio di frittura su carta paglia.
Spolvero abbondantemente con zucchero a velo.
Stelle filanti coriandoli e chiacchiere |
Se occorre conservare per più giorni chiudo le
chiacchiere in una capace scatola di latta.
Alla prossima
Che bella idea....il prossimo anno non mancheranno!!!
RispondiEliminaNe sono felice! Ciao
EliminaMa tu guarda che brava!!! Che idea bellissima :))
RispondiEliminaUn abbraccio e buon fine settimana..
Grazie. Che piacere averti qui. Un forte abbraccio. Ciao
EliminaSono bellissime da vedere e sicuramente buonissimeda mangiare!
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