Piantine di basilico sul mio balcone |
È finalmente
tornata la bella stagione e con lei le odorose piantine di basilico; già ornano
il mio balcone con splendide foglie, è un peccato lasciarle seccare senza
approfittare del loro aroma. Stamattina ancor prima che il sole potesse
riscaldarle ne ho raccolte una ciotola colma. Oggi si mangia pasta al pesto ma
con fagiolini e patate, così come mi ha insegnato un genovese.
Adoro quando una
ricetta mi viene insegnata da qualcuno che l'ha vissuta come parte integrante
della sua vita, della sua tradizione, e dal gusto personale e tramandata; c'è
sempre da imparare qualche piccolo trucco o un modo di preparare tipico del
luogo. Della cucina questo aspetto è quello che adoro, le ricette sembra siano
state create per essere regolarmente modificate per adattarle al gusto dei
commensali, a volte si differenziano solo per piccoli particolari altre volte, stravolte
perdono completamente la loro identità fino a diventare un nuovo piatto ben
distinto da quello originale. Chi può dire quale sia il comportamento realmente
giusto, forse senza questa abitudine non si avrebbero così tante varietà di
piatti; sarebbe davvero una cosa ben triste sempre la stessa minestra.
Torniamo al pesto.
Anche se coltivate sul mio balcone non riesco ad adoperare le foglie di
basilico in cucina senza prima averle lavate: i miei amici uccellini che amano
trastullarsi tra le piantine non sono di certo molto accorti per cui contro il parere dei puristi del
pesto io le lavo. Lo asciugo ben bene affinchè al momento della preparazione
non ci sia più acqua tra le foglie. A volte capita che il pesto assuma uno
sgradevole colore scuro, ciò è dovuto all'ossidazione dei polifenoli che a
contatto con l'ossigeno si ossidano assumendo questo antiestetico colore scuro.
Al pesto oltre al cambiamento di colore che potrebbe renderlo esteticamente
poco attraente non provoca nessun cambiamento di sapore. Ci sarà però un modo
per ovviare a questo problema? Per molto tempo ho ignorato la cosa: mia madre
che non amava il mortaio, preparava il suo pesto tritando le foglie di basilico
su un consunto tagliere di legno (ormai vi aveva creato il solco ) con la mezzaluna; inevitabilmente il suo pesto al
termine della lavorazione era sempre di un bel colore verde scuro. I pesti
pronti nei banchi frigo mi hanno aperto una nuova immagine della salsa, chiara,
di un verde brillante... ma come fanno? Grazie a "Bressanini e alla sua
chimica in cucina" mi sono data alcune risposte e ho adottato alcuni
accorgimenti: anche il mio pesto adesso è di un bel verde brillante a patto che
non me lo dimentichi troppo a lungo fuori dal frigorifero in attesa di essere
servito. Quindi riassumendo per far sì che non diventi nero, occorre lavorare
il basilico in assenza di ossigeno e a bassa temperatura.
Pesto alla genovese |
Pesto alla genovese (4p)
1 spicchio
d'aglio, se è fresco è preferibile
20 gr di
pinoli
2-3 noci
200 gr
olio di oliva extravergine
4 cucchiai
di parmigiano oppure 2 cucchiai di parmigiano e 2 di pecorino
sale
Metto a
raffreddare in congelatore le lame e il bicchiere del minipimer che userò per
la preparazione della salsa.
Come ho
già detto lavo le foglie di basilico e le faccio asciugare molto bene.
Pesto nel
mortaio il sale grosso con l'aglio; pesto le noci e i pinoli.
Nel
contenitore alto tenuto in congelatore metto le foglie di basilico, il pesto di
aglio e sale e il pesto dei noci e pinoli. Schiaccio bene le foglie
compattandole e le ricopro con metà olio, facendo però attenzione che l'olio le
unga bene anche durante la lavorazione. Procedo a frullare con il frullatore ad
immersione ad intermittenza un modo da non sviluppare calore.
Quando si
è formata una cremina verde, io la preferisco non tropo a crema quindi mi fermo
prima, aggiungo il parmigiano e il restante olio.
Ripongo in
frigorifero fino al momento dell'utilizzo.
Alla prossima
Ciao
Ciao Stefania, anch'io sono solita preparare il pesto (sia alla genovese che alla siciliana) e faccio sempre la scorta per l'Inverno, riponendolo in bicchierini di plastica piccoli, quelli per il liquore per intenderci coperti dalla pellicola:).
RispondiEliminaIn quello ligure utilizzo sia pecorino (sardo semistagionato) che grana.
Complimenti per lo splendido colore del tuo pesto,sei stata bravissima in quanto per
realizzarlo ti sei attenuta a tutti gli accorgimenti necessari per ottenere un risultato così eccellente:))
un bacione:))
Rosy
Rosy sei davvero molto gentile. Dopo tutti questi complimenti non potrò più sbagliare. A presto ciao.
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