martedì 21 luglio 2015

Capperi sotto sale



Tra monti, mari e gravine
Stupendi fiori di cappero  che ci hanno accolti nella città di Ostuni 

Tra monti, mari e gravine
Ostuni al tramonto



Il cappero è coltivato fin dall'antichità ed è diffuso in tutto il bacino del Mediterraneo. È spontaneo solo su substrati calcarei: nel suo ambiente naturale cresce sulle rupi, nelle gravine, su vecchie mura, formando spesso cespi con rami ricadenti lunghi anche diversi metri. ll cappero per me è sempre stata la pianta estiva che, con i suoi lunghi steli e i suoi incantevoli fiori, decora i muri  di case in prossimità delle spiagge.


Monselice- passeggiata delle 7 chiesette

Ho incontrato piante di cappero ovunque nella regione in cui vivo, però lo stupore è stato spontaneo quando una pianta che ho sempre pensato del sud l'ho vista numerosa  e rigogliosa crescere su alti muri a Monselice in Veneto. 












Monselice
Stupore durato fino a quando mi hanno spiegato che è una pianta che non ama ristagni di acqua, ma vuole acqua sufficiente a sopravvivere e crescere e teme il gelo in particolare alle radici. Se in Puglia, Sicilia più semplicemente al sud il cappero può crescere in terra perchè qui non rischia di rimanere impantanato in eterne pozzanghere, al nord ha imparato che per non rischiare è meglio crescere sui muri dove se anche piove a lungo mai ci sarà ristagno di acqua. Quando si dice che la natura ci mette lo zampino.

 Anche se con esigenze idriche limitatissime regala fiori bellissimi con un profumo intenso, pungente ma che non riesco a definire sgradevole perchè mi ricorda aromatici piatti estivi.
I capperi si raccolgono ancora chiusi e si conservano sotto sale o sotto aceto. Sono solitamente usati per aromatizzare le pietanze e si sposano bene con una grande varietà di cibi: dalla carne, al pesce, alla pasta; purtroppo io non resisto mai, quando li uso qualcuno mi scivola sempre in bocca; per me hanno un sapore eccezionale anche così da soli.

Il frutto, di sapore simile ma più delicato del cappero, a forma di piccolo cetriolo, lo conservo anch’esso sotto sale e lo  consumo in insalata accompagnadolo a pomodori, cipolla e olive nere.
Da piccolissima associavo l'odore dei capperi sotto sale al ritorno del mio papà. Per alcuni anni il suo lavoro lo ha  portato presso le isole di Linosa e Lampedusa, al suo ritorno in valigia c'erano sempre dei pacchetti di capperi sotto sale di Lampedusa. Mi affascinava vedere questi frutti salati che però nel tempo si conservavano perfettamente.
Per conservare i capperi occorre salarli e gli ingredienti sono davvero pochissimi, anzi solo due i capperi e il sale grosso; poi occorre un po’ di pazienza e il gioco è fatto
Come conservare i capperi sotto sale
Capperi freschi
Sale grosso

Lavo i capperi, li asciugo e tolgo il picciolo.
Capperi puliti

In un vasetto pulito faccio uno strato di sale, poi uno di capperi, ancora uno strato di sale, capperi fino all'esaurimento dei capperi o del vasetto.


















Non chiudo subito il vasetto con il coperchio, ma aspetto alcuni giorni.



Il sale favorirà l’eliminazione dell’acqua di vegetazione dei capperi; ogni giorno elimino quella che si è formata fino a che, in circa 5-7 giorni non se ne formerà più. Durante questo periodo anche il volume dei capperi diminuirà; di solito un paio di vasetti finiscono sempre distribuiti negli altri rimasti tanto da riempirli tutti nuovamente.
Ora sono pronti per esserei riposti in dispensa.

Alla prossima

Ciao



6 commenti:

  1. Ohhh... era tanto che non scrivevi! Adoro i capperi e molto interessante quello che scrivi ;)

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    Risposte
    1. Grazie Giulia, in effetti è da tanto che non scrivo, mi sa che mi sono fatta prendere dalla pigrizia e dall'indecisione, ma non ho scuse valide.
      Adoro i capperi e cerco di prepararli ogni estate in modo da non esserene mai sprovvista ( OK si può sempre andare all'iper e rifornirsi, ma metti la soddisfazione di averli raccolti e preparati) Ciao e buona giornata

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  2. Ciao Stefania, sono tornata dopo una lunga assenza dal blog, sono passata a trovarti e ti faccio tantissimi complimenti per il post interessante che ho letto davvero con piacere:)) io consumo sia i capperi sotto sale che quelli sott'aceto, preparati rigorosamente in casa.....qui in Sicilia si trovano molto facilmente, mio padre (che è di questa regione, nella
    quale vivo da cinque anni) mi racconta di un piatto tipico delle sue zone: insalata di capperi
    realizzata con le foglie degli stessi!Si raccolgono le foglie più tenere, si sbollentano qualche minuto e si condiscono con olio, sale , aceto e volendo qualche pezzetto di pomodoro fresco.a dire il vero non l'ho mai assaggiata, anche perchè le foglie dei capperi non si
    vendono ma sicuramente vanno raccolte dalle piante spontanee....
    grazie per le utili e interessanti informazioni:))
    un bacione:))
    Rosy

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  3. Ben tornata, è un piacere risentirti e spero che le tue vacanze siano andate bene.
    Interessante l'insalata con le foglioline di cappero, non l'ho mai assaggiata, ma se mi dovesse capitare di fare una passeggiata nella gravina, dove le piante di cappero sono spontanee ed enormi, vedrò di raccoglierne qualcuna per provare. Grazie per essere
    passata. Ciao

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  4. Che meraviglia! Tu pensa che ogni volta che arrivo in Italia me e porto empre una bella scorta a casa!! :) belle le foto ed il post :)
    Buona serata cara......

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    Risposte
    1. Ho la fortuna di vivere dove queste stupende piante crescono spontanee e ne approfitto per far la riserva per tutto l'anno. Grazie per aver apprezzato. Un abbraccio. Ciao

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Stefania

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