Come più volte ho detto adoro le
verdure; ogni stagione per me è come un’avventura in cucina.
Questa è decisamente il tempo degli asparagi.
Pare che non sia solo io ad amarli tanto
da attendere il periodo giusto con impazienza, già i romani ne andavano
talmente ghiotti da creare delle imbarcazioni chiamate appunto asparagus, per
andarli a raccoglierli. Oltre ad amarli per il loro gusto, li consumavano ben
consci di tutte le proprietà benefiche che il loro consumo offriva: sono ricchi
di vit. A,B e C, sono diuretici, digestivi, calmanti, e pare che siamo ottimi
per allontanare il malumore, sono poco
calorici e sono ricchi di sali minerali. Un unico lato negativo e che non passa
proprio inosservato è l’odore penetrante che conferisce alle urine, ma sappiamo
da che deriva quindi nessun problema 😏. Dimenticavo è sconsigliato un uso
eccessivo a chi ha problemi renali e calcoli 😌.

Asparago deve il suo nome al termine
greco aspharagos, che significa
germoglio, perché è proprio il germoglio della pianta che viene consumato,
quando questo germoglio cresce si trasforma in un rametto legnoso e non più
edibile. I miei ricordi vanno alle mie primavere infantili quando andavamo nei
boschi vicino al mare a raccogliere i teneri germogli di asparago selvatico, al
ritorno a casa era di rigore preparare una frittatona con il frutto del
raccolto… a volte era ricco a volte scarno, ma era sempre una bella occasione
per gustarli.
Oggi, per la mia ricetta, userò i più
comodi asparagi coltivati.
Quando acquistiamo gli asparagi, dobbiamo
fare attenzione che presentino le punte turgide, compatte non troppo aperte e
naturalmente che non presentino marciumi apicali; anche il gambo deve
presentarsi sempre ben turgido senza grinze.
Sia che si usino quelli coltivati o
quelli selvatici la prima cosa è dargli una breve cottura in acqua salata.
Prima di cuocerli occorre pulirli, con il coltello taglio il gambo dove la
parte non è più dura e legnosa, li lavo per togliere eventuale terriccio. Sono
pronti per la ricetta.
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Asparagi con le uova |