Avevo
già presentato una specialità natalizia tipica pugliese: le cartellate.
Lo
scorso anno purtroppo non abbiamo potuto godere, come ogni Natale delle
deliziose coroncine di pasta ricoperte di miele che caratterizzano queste
festività; purtroppo ancora non avevo dimestichezza con le nuove farine, a
dirla tutta ero davvero terrorizzata.
Quest'anno
ho provato e devo dire che mi è andata davvero bene, nessuno ha notato la differenza, tanto che sono sparite come neve al sole, significa che sono
piaciuti... credo proprio di sì.
Ho
atteso a postare la ricetta perché volevo testarle nel tempo. Le Cartellate,
fatte con farina di grano, durano per alcune settimane senza spappolarsi ma
inumidendosi appena con il miele che le ricopre. Oggi dopo ben tre settimane dalla loro preparazione, le ultime supersisti (nascoste a tutti per poter fare
la prova resistenza ☺ )sono apparse nel pieno della loro fragranza, appena appena
umide ma ancora croccanti al morso quel tanto che devono. Che dire oltre: sono davvero soddisfatta.
Cartellate g.f.
450
gr. farina Nutri free per pasta fresca*
50
gr farina nutri free di mais finissima*
100
gr. olio di oliva extra vergine
230
gr. spumante o vino bianco
50
gr. zucchero semolato
1
uovo
1
cucchiaino di cannella in polvere*
1
pizzico di chiodi di garofano in polvere*
olio
di semi di arachidi per friggere
500
gr. miele (scegliete quello che vi piace di più; io adopero il miele d'arancio)
macedonia,
arancio canditi
mandorle
pelate
codette
di zucchero colorate*
Succo
e buccia grattugiata di 2 clementine e 1 arancia
Gli ingredienti con il simbolo
(*) sono
alimenti a rischio per i celiaci e per essere consumati tranquillamente devono
avere il simbolo della spiga barrata, oppure essere presenti nel prontuario
dell'Associazione Italiana Celiachia.
In
una zuppiera setaccio insieme la farina
per pasta fresca e la farina di mais. Aggiungo la cannella in polvere, i chiodi
di garofano in polvere e lo zucchero; li miscelo tra loro.
Faccio
scaldare l'olio, senza però arrivare al punto di fumo e lo verso sulla farina; con un frustino disperdo l'olio ungendo tutta la farina.
Unisco l'uovo e gradatamente anche il vino. Impasto
fino ad ottenere un impasto sodo e vellutato. Lo avvolgo in un foglio di
pellicola trasparente e lo lascio riposare per circa 30 min.
La
pasta, per evitare che secchi, tenerla sempre avvolta nella pellicola.
Stendo
un pezzetto di pasta alla volta, con la macchinetta per la pasta all'uovo,fino
ad ottenere una pasta molto sottile; sono riuscita a stenderla fino alla penultima tacca senza che si rompesse, andare
oltre non serviva.
Qui occorre avere vicino due fogli di pellicola trasparente ove
sistemare i pezzi di pasta che attendono il loro turno per diventare coroncine.
La
pasta così sottile tende a seccare velocemente non permettendo poi di unirla
quando la si pizzica; con questo espediente sono riuscita a lavorare
comodamente e a mantenere la pasta al punto giusto di umidità.
Taglio la sfoglia ottenuta, con una rotella dentata , in strisce lunghe
circa 35 cm e larghe 4 cm. Ogni striscia la pizzico, con la punta delle dita,
ai lembi ogni 5 cm.;
la arrotolo su se stessa e, mentre la arrotolo di tanto in tanto la
pizzico, tanto da bloccare questa coroncina affinché durante la cottura nell'olio non si srotoli.
Friggo
le cartellate in abbondante olio. Le senza glutine tendo a rimanere più chiare.
Una volta raffreddate
passo le cartellate nel miele allungato con acqua, arricchito con canditi, mandorle
e buccia grattugiata di arancio e clementine. Io adoro aromatizzare il miele anche
con il succo di 2 clementine e di un'arancia.
Sistemate in un piatto da portata pronte per essere gustate.
È stato un ottimo Natale anche a tavola: anche quest'anno la
tradizione è stata rispettata. ♥
Ed ora verso l'Epifania.
Alla prossima
Ciao
Un dolce sicuramente squisito che non conoscevo:))l'aspetto è veramente bellissimo,molto scenografico e particolare e ne immagino tutta la bontà:))grazie mille per la condivisione Stefania,un bacione:))
RispondiEliminaRosy
È un dolce tipico della regione in cui vivo; pensa che insieme al purè di fave con cicoria, le cartellate sono stati i primi piatti che ho imparato quando mi sono sposata. Per tradizione sono considerate il simbolo della Natività, proprio per la loro forma rappresentano delle coroncine o le fasce per avvolgere i neonati offerte alla Madonna da usare per Gesù Bambino appena nato. Garantito, sono davvero molto buone. Trovi la ricetta con la farina di grano nel link in cima alla pagina.
EliminaSpero ti piacciano, di solito si preparano a Natale, però...
Ciao e grazie d'essere passata.
splendide le cartellate, è tantissimo che le voglio fare, la ricetta la prenderò da qui, ti sono venute benissimo!
RispondiEliminaGrazie, spero ti piacciano; per testare la durata le ho dovute nascondere, ora non mi crederanno più quando sospetteranno che sto trafugando qualche pezzo per esperimenti ☺. L'anno scorso non le ho fatte; da quando sono sposata quello è stato il primo Natale trascorso senza, quest'anno sono felice d'aver osato; mi è andata benissimo:
EliminaGrazie per la fiducia e per esser passata di qui. Ciao
Ciao cara, buon anno nuovo! Non conoscevo questo dolce, ma dall'aspetto sembra davvero buonissimo! Non è semplice lavorare le farine senza glutine ma tu sei stata molto molto brava! Un abbraccio, Leti
RispondiEliminaGrazie dei bellissimi complimenti; confermo sono davvero molto buone. Mi fa piacere essere riuscita a riprodurle così bene; solo preparando ricette che conosco bene, mi rendo conto di come devo comportarmi con le nuove farine; è solo un anno e mezzo che le adopero e devo dire che mi piacciono. Anche la fatica di impastare è minore e non guasta per niente, le mie braccia ringraziano ☺.
EliminaSpero ti piacciano questi dolcetti tradizionali che perdono la loro origine nella storia, attraversando il tempo, le culture e le religioni e giungere fino a noi per essere gustati in questo periodo così carico di aspettative come il Natale.
Ti ringrazio per essere passata di qui. A presto. Ciao