Lievito madre senza glutine molto attivo 😄 |
Un po’ di storia e qualche piccola notizia sul lievito
madre.
Il lievito madre è una preparazione antichissima, usato per
rendere i pani e i prodotti lievitati più digeribili, appetibili e più
conservabili nel tempo. Grazie alla formazione di gas da parte dei
microrganismi che si alimentano delle sostanze nutritive della farina, in una
coltura pregna di acqua e con un adeguato calore, crescono, si riproducono e muoiono abbiamo la possibilità
di far lievitare i prodotti da forno come pane, pizza dolci. Si usava, per
panificare, il lievito madre ancor prima che fosse scoperto il lievito di birra
passandoselo tra famiglie, una cooperazione che permetteva di produrre
settimanalmente il pane per tutta la famiglia. Spesso era il fornaio che si
adoperava per i rinfreschi giornalieri e poi ne distribuiva dei pezzi alle
famiglie che poi avrebbero portato al suo forno i pani da cuocere.
Grazie al glutine presente nelle farine di
frumento abbiamo in lievito molto forte e con una lievitazione molto
importante; vi posso assicurare che un lievito madre ben rinfrescato e maturo
offre delle belle sorprese in lievitazione.
Ma il lievito madre senza glutine si può preparare?
Purtroppo chi ha problemi a mangiare prodotti con il glutine deve assolutamente fare a meno di questo prodigioso prodotto, a meno che non ne produca uno che non abbia glutine, come fare? Semplice si deve usare farine prive di glutine, ad esempio la farina di riso.
Ora
mi dedico esclusivamente ad un lievito madre senza glutine. Proprio per la
mancanza del glutine esso si presenta meno aggressivo, meno stabile, cioè dopo
la crescita dovuta alla presenza di gas, lo perde afflosciandosi proprio perché
non c’è la maglia glutinica che lo
trattiene, ma non per questo è meno attivo o meno determinante nella produzione
di panificati; il profumo, l’appetibilità e la maggiore conservabilità è
mantenuta comunque.
Come
il suo fratello con glutine anche questo senza glutine è prodotto con acqua,
farina, e miele, lasciando il compito di farlo fermentare ai microrganismi
presenti nella farina, nel miele, nell’acqua, nell’aria e nelle mani di chi lo
produce. Si potrebbe dire che ogni lievito madre è unico.
Dagli ingredienti si nota che è una preparazione
semplice, ma a volte qualcosa va male:
-non parte la fermentazione iniziale
-il lievito muore
a
volte può dipendere da eccessivo calore ad esempio un’estate troppo calda o
inverni con temperatura troppo fredda, o da una mancanza di rinfreschi o da
entrambi i fattori.
Per
una buona conservazione tra un utilizzo distanziato e l’altro è consigliabile
riporlo in frigorifero e rinfrescarlo almeno il giorno prima dell’utilizzo in
modo che i microrganismi possano alimentarsi ed essere ben vitali.
Chi
ha già avuto modo di preparare il lievito madre con farina di frumento si
accorgerà che il procedimento è uguale per entrambe le preparazioni con o senza
glutine, cambia solo la materia prima: la farina
Come preparare il lievito madre
Per evitare sprechi inizio usando
piccole quantità*
50 gr. di farina
di riso
50 gr di acqua
1 cucchiaino
abbondante di miele
Gli ingredienti con il simbolo
(*) sono
alimenti a rischio per i celiaci e per essere consumati tranquillamente devono
avere il simbolo della spiga barrata, oppure essere presenti nel prontuario
dell'Associazione Italiana Celiachia, o riportare la scritta "senza
glutine"
In una ciotola
verso l’acqua il miele e li diluisco nell’acqua, aggiungo ora la farina di riso
e amalgamo bene fino ad ottenere una pastella morbida e tendente al colloso. Lo
copro con un piatto ed un panno pulito. Lascio fermentare un giorno intero e
guardo se si sono formate delle piccole bollicine, questo vuol dire che si è
innescata la fermentazione. Aspetto ancora un giorno e inizio con i rinfreschi.
Se dopo alcuni
giorni non si sono presentate bollicine sulla superficie dell’impasto e l’odore
incomincia ad essere sgradevole buttare tutto e ricominciare.
Primo rinfresco |
Primo rinfresco
50 gr di farina di riso
50 gr di acqua
Nella ciotola che
contiene la pasta fermentata unisco la farina e l’acqua ed impasto bene. L’impasto dovrebbe
raddoppiare il volume in una giornata.
Procedere con i
successivi rinfreschi con gli stessi ingredienti per circa 7-10 giorni, fino a
che il lievito perde l’eccesso di acidità.
Ora possiamo
allungare i tempi per il rinfresco a
2-3-giorni.
Io, da qualche tempo, preferisco
mantenere il lievito non troppo sodo ma leggermente più fluido così fa meno
fatica a lievitare 😉
Buona panificazione
Alla prossima
Ciao
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