venerdì 22 novembre 2019

Pettole senza glutine



22 novembre Santa Cecilia.
Una data importante: è in concomitanza con questa festa che iniziano, a Taranto e provincia, i preparativi per il Natale: qui i festeggiamenti per l’Avvento iniziano per S. Cecilia, in anticipo rispetto a tutti i calendari dell’Avvento che li fanno iniziare per la festa dell’Immacolata o per la festa di Santa Lucia; potremmo dire che è il periodo natalizio più lungo d’Italia.
Anche quest’anno ci si prodiga per preparare il piatto caratteristico della festa:Le Pettole.
Naturalmente le pettole non si preparano solo per  S.Cecilia, ma ricorrono per tutto il periodo Natalizio; scandiscono le giornate di festa: l’Immacolata, le vigilie (Natale e Capodanno) quando tutti i familiari  e amici si  riuniscono in una grande tavolata.
In un precedente post ho descritto la preparazione delle pettole tradizionali, quest’anno propongo le pettole in versione senza glutine.



Pettole senza glutine

400 gr farina per pane senza glutine (io Nutri Free)
140 gr patata lessa e schiacciata
5 gr. di lievito di birra
350 gr acqua
3 cucchiaini di miele
1 cucchiaino di sale
Olio di semi di arachide per friggere
Pezzetti di baccalà, cimette di cavolfiore, funghi, da inserire nelle pettole prima di friggerle
Zucchero semolato, miele, vin cotto*

Gli ingredienti con il simbolo (*) sono alimenti a rischio per i celiaci e per essere consumati tranquillamente devono avere il simbolo della spiga barrata, oppure essere presenti nel prontuario dell'Associazione Italiana Celiachia.


Lievitino
In una ciotola stempero il lievito in 50 gr. d’acqua, unisco  un cucchiaino di miele e 3 cucchiaini di farina, impasto con un frustino fino ad ottenere una pasta liscia e fluida. Faccio lievitare in luogo caldo per 15/20 min. Deve almeno raddoppiare il volume e iniziare a fare delle piccole bolle sulla superficie.


Impasto


Quando il lievitino è pronto, in una ciotola mischio alla farina setacciata il lievitino, la patata lessa e schiacciata, il miele, il sale, e l’acqua: impasto fino ad ottenere un impasto liscio, appiccicoso e fluido ma non liquido. Lavoro fino a quando si creano delle bolle. Copro e lascio lievitare fino a quando raddoppia il volume. L’impasto non sarà duro, ma cremoso e pieno di bolle.


 Pongo sul fuoco una pentola per fritti alta, con olio e lo faccio riscaldare. L'olio non deve essere troppo bollente altrimenti le pettole bruciano fuori e dentro rimangono crude, ma non deve essere nemmeno troppo freddo altrimenti le frittelle assorbono troppo olio. Rompo un poco l’impasto e con un cucchiaino, che prima ho immerso in acqua, prendo delle piccole pozioni di pasta; la pasta a contatto con l’olio caldo si gonfierà e galleggerà. Li faccio dorare.


Quando sono ben dorate le scolo e le pongo in un piatto con carta assorbente  a perdere il grasso in eccesso.
Per le pettole ripiene. Attenzione che i ripieni umidi se non ben ricoperti posso provocare schizzi di olio bollente.  Prima di friggerli si inserisce  nella pettola il gusto desiderato:  baccalà, cavolfiore, acciughe, olive, funghi, pezzetti di formaggio; in pratica tutto quello che ci piace e amiamo trovarci dentro.


Taglio a pezzetti il baccalà e lo avvolgo nella pastella aiutandomi con il cucchiaio, prendo il tutto e lo metto a friggere. Se si è ricoperto bene il pezzetto scelto, ci ritroveremo con una pettola  dorata con al centro una sorpresa. Se i gusti sono vari a ogni pettola ci si stupirà per il contenuto.


Per i più golosi anche la versione dolce: dopo averli fritti, li si cosparge con zucchero semolato o li si intinge nel vincotto o nel miele, oppure prima di friggerli si inserisce nella pasta un pezzetto di cioccolato o ... a voi spaziare con la fantasia.
Buona Santa Cecilia a tutti
Alla prossima
Ciao

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