Forse vi
sarete accorti che il blog ha subito una breve pausa. Pausa per il blog e pausa
per me.
Appenino umbro |
A volte gli
uomini sono davvero speciali.
Da alcuni
anni io e mio marito programmavamo un gita per la ricorrenza del nostro matrimonio,
ma come spesso accade c’erano stati sempre degli imprevisti che annullavano
tutti i programmi. Anche quest’anno, impegni ed incidenti di percorso non sono
mancati ed io mi sono rassegnata a festeggiare con l’usuale torta e un semplice
brindisi in famiglia. Invece, con mia grande sorpresa, la mattina dell’anniversario
mio marito ha annunciato:”Stefania, la settimana prossima partiamo”. Ovviamente io ero all'oscuro di tutto e a nulla è valsa la mia insistenza per sapere dove
saremmo stati diretti. Omertà è la parola giusta: in famiglia nessuno diceva
nulla, tanti sorrisi per me e tanta complicità tra di loro.
Di lì ad una
settimana siamo partiti e solo in autostrada lui mi dice: “Andiamo in Umbria,
dove hai sempre voluto andare”. Non stavo più nella pelle, rivedere forse posti
già visti, ma tanto tempo fa, e posti sicuramente nuovi.
Lago di Caccamo |
Finalmente siamo arrivati a destinazione e il luogo mi è subito piaciuto: la giusta conclusione
di una piacevolissima giornata di
viaggio con stupendi panorami ancora negli occhi.
Il Tevere a Città di Castello. |
In albergo ci
ha accolti la simpatia di Francesco, che ci ha subito indirizzati verso i
luoghi più interessanti della regione. A dimenticavo: siamo a Città di castello e alloggiamo all’ Hotel Park GeAl.
Cantucci e Vin Santo - che delizia |
Che dire? Sono stati cinque
giorni davvero piacevoli. In albergo venivamo letteralmente coccolati dal
personale e dalla proprietaria, la sig.ra Licia; la cena era sempre di buon
gusto e a base di piatti tipici. Le verdure ed alcuni frutti provenivano dalla
loro azienda agricola poco fuori la città, “A meno di un chilometro”.
Torniamo al
viaggio. Ho detto che ho mangiato bene, ma ho anche visto tantissimi posti
stupendi, come:
Assisi - Basilica S. Francesco |
Assisi. Che dire di Assisi? È unica e a parte le meraviglie artistiche e sacre
che ti riempiono gli occhi e lo spirito ha anche molte delizie gastronomiche.
Ah, se sono buone! Per fortuna camminavamo per delle ore e c’erano tante salite
e tante scale, altrimenti sarei tornata con almeno cinque chili in più.
Assisi - Piazzale della Basilica S. francesco - Palco per la Santa Messa presieduta dal Papa Francesco |
Dolce titpico di Assisi - assomiglia a uno strudel |
Rocciata a fette |
Entrata in Urbino |
Urbino. C’ero stata tanti anni fa e credevo di ricordarla, ma ho dovuto
ricredermi. Mi è apparsa una città nuova di zecca, e tutto quello che ho visto l’ho
percepito come nuovo. Non fraintendetemi, non è che l’avessero rifatta; è che
io non la ricordavo ed è stato come se la vedessi per la prima volta. Poi Perugia,
Arezzo
e Gubbio.
Arezzo - Piazza Grande con le Logge del Vasari |
Gubbio. Mi è entrata nel cuore: gentili,
tutti molto gentili e disponibili. Qui ci siamo trovati in giorno di mercato. Che
follia, girare tra le bancarelle al posto di ammirare chiese e monumenti; ma al
mercato c’erano tante cosine carine e i monumenti ci avrebbero aspettati. Ho
portato a casa di tutto e di più, in particolare prodotti tipici che, appena
tornata a casa, ho iniziato a provare.
Bellissimi ed enormi i Ceri che vengono portati a braccia in processione per la festa di S. Ubaldo protettore della città. Sono conservati nella Basilica di S.Ubaldo in cima al monte. |
Il post
comincia a diventare troooppo lungo. Però prima di terminare vi allego una
specialità che forse molti conoscono, ma che vale decisamente la pena provare:
La panzanella
Panzanella |
4-5 fette di pane casereccio raffermo
3 pomodori maturi
1 cipolla rossa piccola o un
cipollotto
1 cetriolo
1 cuore di sedano
1 carota
Foglie di basilico
Aceto di vino
Olio d’oliva extra vergine
Acqua
Sale
Preparare in una fondina acqua con un
po’ d’aceto per ammollare le fette di pane.
Mettere a mollo le fette di pane nell’acqua
e aceto e tenervele per circa 5 min.
Nel frattempo tagliare a cubetti le verdure
e porle in una terrina; condirle con olio di oliva e sale.
Aggiungere il pane strizzato e
sbriciolato tra le mani.
Mescolare il tutto. Aggiungere il
basilico spezzettato.
Far riposare per almeno 2 ore in
frigorifero.
Può essere usato come antipasto, come
contorno o ancora come piatto unico se ci aggiungiamo delle uova, o carne di
pollo lessa o arrosto (magari avanzate dal pranzo precedente) o del formaggio.
Alla prossima
Ciao
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