Doge di Venezia - Francesco Foscari |
Questa
pietanza è nei miei ricordi da sempre. Nel periodo primaverile mia mamma la
preparava sempre; a volte a modo suo, a volte rispettando i canoni della
ricetta originale. Però i piselli erano spesso presenti sulla nostra tavola. La
cosa che mi piaceva moltissimo era la presenza delle bucce dei piselli, i baccelli, messi a cuocere per dare più
sapore alla minestra. Mia madre mi ripeteva spesso che sua nonna sceglieva i
baccelli più teneri e li faceva cuocere, raccomandandole di non dimenticarsene,
per avere un piatto più buono.
Piselli in pianta |
Oggi,
con i piselli surgelati abbiamo la possibilità di godere del piccolo ortaggio tutto l’anno. Ma i baccelli? Quelli no! Per ovviare alla mancanza, mi è venuto
in aiuto un amico. Romolo, appunto, mi diceva che sua madre, per avere tutto l’anno il sapore dei baccelli, quando
comperava i piselli freschi, conservava i baccelli, poi li lessava, li passava al setaccio e la crema ottenuta la
congelava in pratiche monoporzioni (usava i contenitori del ghiaccio), per poi
riporle in sacchetti ermetici. Una o due porzioni sono sufficenti per
insaporire una minestra.
I
ricordi di nonne e bisnonne ci riportano ad un tempo lontano; ma per quanto esso
possa apparirci remoto, va detto che i piselli hanno un’origine davvero molto
più antica, che risale all’epoca in cui gli uomini non avevano ancora inventato…
la prima pentola. Si pensa infatti che i piselli fossero già conosciuti nel
periodo neolitico, per poi conquistare nel 1696 Luigi XIV e la sua corte che ne
erano davvero ghiotti, e arrivare fino a noi
per fare….. il mio Risi e bisi.
Senza
approfondire troppo, per evitare troppi sbadigli, dico che questa è una ricetta
veneta a base di riso e piselli (“bisi”, appunto). È un primo piatto che non è
una minestra né un risotto: per la sua consistenza si pone decisamente a
metà tra i due. I piselli erano il
raccolto della primavera, e quindi , questo piatto rappresentava una celebrazione
della primavera da offrirsi al Doge in occasione della festa di San Marco.
Riso integrale e bisi |
Risi e Bisi (dosi per 4 p.)
700 gr. di
piselli freschi
300 gr. riso
(vialone)
Brodo vegetale
50 gr pancetta
a cubetti *
50 gr burro
1 cipolla
bianca media
4 cucchiai parmigiano
1 cucchiaio di
olio
Brodo vegetale
1 cipolla
1 carota
1 gambo di
sedano
Gli ingredienti con il simbolo (*) sono alimenti a rischio per i celiaci e per essere consumati tranquillamente devono avere il simbolo della spiga barrata, oppure essere presenti nel prontuario dell'Associazione Italiana Celiachia.
Prima di
iniziare, due piccole precisazioni:
i piselli che
ho usato sono surgelati, ne ho usati 450 gr. e ho usato 2 cubetti di crema di
baccelli congelati, sciolti nel brodo vegetale.
Il riso, ho
usato quello integrale, il gusto è diverso ma è piaciuto abbinato ai piselli e
pancetta.
Preparo il brodo: In una capace
pentola metto a cuocere in un acqua le verdure lavate e tagliate a tocchetti,
compresi i baccelli (se li avete). Faccio cuocere per circa 1 ora a fuoco
dolce; non deve ridursi troppo, se dovesse essere necessario aggiungere altra
acqua. Passo al setaccio le verdure e le unisco al liquido filtrato.
Piselli e pancetta |
In una casseruola
sciolgo metà burro con l’olio, faccio rosolare la cipolla tritata. Unisco la
pancetta e la faccio cuocere senza farla abbrustolire.
Aggiungo i piselli e li faccio ben
insaporire. Aggiungo un paio di mestoli di brodo e faccio cuocere 10 min.
circa.
Aggiungo il riso, mescolo ed aggiungo
il brodo e proseguo la cottura. Cuocio il riso al dente. Lascio il riso
abbastanza bagnato.
Con l'aggiunta di burro e parmigiano |
A fuoco spento aggiungo il resto del
burro e il parmigiano. Manteco bene.
Attendo un paio di minuti
Sevo ben caldo.
Più il riso aspetta più tende ad
asciugarsi.
Alla prossima
Ciao
eilà stefania!!! quindi hai aperto un blog!!! Brava!
RispondiEliminaGrazie. È un piacere di vederti qui. ♥
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