Befana sulla scopa e calze in pasta frolla |
Quando è passato il giorno di Capodanno ed anche l’ultimo grande pranzo festivo è stato consumato, per molte persone l’atmosfera di Natale è ormai svanita. Chi vive lontano dalla propria famiglia riparte per tornare al luogo di lavoro e luci e addobbi tornano in uno scatolone, dimenticati fino al Natale successivo. Per me invece, proprio dopo Capodanno, incomincia l’attesa per quella che considero la notte più misteriosa e lieta delle festività: la notte della Befana.
Ricordo
quando, da bambina, aspettavo piena di trepidazione e speranza la cara vecchina
che, con la sua scopa volante, mi avrebbe portato i dolci o il giocattolo tanto
desiderato; e ricordo anche il timore di ritrovarmi la calza piena di carbone,
per qualche marachella per cui mi rimordeva ancora la coscienza. Quando penso a
quei tempi passati e a quell’emozione vorrei davvero ritornare bimba, per
incollare ancora il naso al vetro gelato della finestra, nella speranza di
scorgere nel cielo buio la sagoma amica della Befana.
Lanterna della Befana senza coperchio |
Ma purtroppo
il tempo passa per tutti e non si può essere bambini per sempre. Tuttavia, una
volta divenuta una mamma, ho fatto di tutto perché anche i miei figli potessero
conoscere quella stessa magia in cui io, da bimba, ero stata cullata. A sera,
il cinque gennaio, preparavamo le calze in bella schiera sotto l’albero, con
vicino qualche dolcetto per la Befana («Ma non troppi», mi raccomandavo con i
miei figli, «altrimenti alla Befana viene il mal di pancia.») e un piccolo
bigliettino di ringraziamento. Poi ci dedicavamo a quella che negli anni è
diventata una piccola tradizione di famiglia: prendevamo una grossa arancia e,
dopo averla svuotata della polpa, ne intagliavamo la buccia, così da ricavare
una piccola lanterna in cui mettere una candela. Era questa la “lanterna della
Befana”, che sistemavamo poi, pieni di speranza, dietro una finestra: in questo
modo, dicevamo, la Befana l’avrebbe vista luccicare nella notte e si sarebbe
fermata da noi per lasciarci i suoi doni.
La lanterna della befana fatta con una grossa arancia intagliata. All'interno una candelina |
Inutile dire
quanto i miei bambini si divertissero con tutti questi preparativi, e mi
riempie di orgoglio sapere che ancora adesso, da grandi, ricordino quei momenti
con gioia e nostalgia. Spero tanto che anche loro, un giorno, insegnino ai loro
figli ad attendere e amare la magica notte della Befana.
Calze della Befana di pasta frolla e glassa di zucchero colorata |
Calze della Befana in pasta frolla
Pasta frolla per
10 calze:
1,200
gr. Farina (600 gr. 0 e 600 gr. 00)
400
gr. Burro
400
gr. Zucchero
6
uova
1
bustina di lievito chimico
Buccia
grattugiata di limone
6
cucchiai colmi di trito finissimo di mandorle e nocciole
Glassa.
25
gr. albume
250
gr. zucchero a velo
Coloranti
in polvere di vari colori
Acqua
per diluire i coloranti.
Preparo
una forma di carta forno o di cartoncino che poi riporterò sulla pasta frolla.
Aggiungo
alla farina le mandorle e le nocciole tritate. Preparo la pasta frolla
impastando gli ingredienti come appare qui .
Metto a riposare la pasta per un'ora.
Preparo
le glasse colorate:
Setaccio
lo zucchero a velo per eliminare tutti i grumi che si sono formati.
Metto
nella planetaria l’albume e le gocce di limone, lo sbatto con la frusta fino a
farlo schiumare e gradatamente aggiungo lo
zucchero a velo. Monto lentamente fino a quando lo zucchero ha incominciato ad incorporarsi
all'albume, solo adesso aumento la velocità, in questo modo non schizzerà nulla
e non mi riempirò la cucina di polvere di zucchero.
Monto
fino a quando l’impasto non risulta lucido e gonfio. Lo conservo ben coperto e
umido. Tende facilmente a seccare.
Recupero
la pasta frolla dal frigorifero, la stendo in una sfoglia di un paio di
centimetri e la ritaglio aiutandomi con la forma che ho disegnato e ritagliato.
Sistemo
la calza in una teglia e la inforno a 180° in forno già caldo per 15/20 min.
Quando è dorata la tolgo dal forno e la faccio raffreddare.
Quando
è ben fredda inizio la decorazione.
Preparo
tanti coni in carta forno quanti sono i colori che devo utilizzare.
Divido
la glassa di zucchero in 4 o più ciotoline e le coloro con i colori alimentari
liquidi (solo qualche goccia in modo da non bagnare troppo la glassa),
inserisco la glassa nei coni, li chiudo bene e prima di iniziare a decorare
taglio pochissimo la punta in modo da ottenere un sottile cordoncino di glassa
con il quale potrò scrivere sulla calza già pronta. I disegni sono quelli che
ognuno gradisce di più.
Decoro
ancora con qualche confettino colorato.
Lascio
asciugare bene.
Ecco
pronte le calze della Befana, completamente commestibili e fatte da noi per i
nostri cari. Sarà decisamente una bella sorpresa per chi le riceverà.
Calze della Befana pronte per essere impacchettate come regalini |
Befana e lanterna con alberelli in glassa di zucchero verde e corallini |
Alla prossima
Ciao
Le calze sono bellissime, ma la lanterna di arancia un vero capolavoro! Ancora bjon anno 😁
RispondiEliminaGrazie Giulia, sono felice che le mie tradizioni familiari ti siano piaciute; anche a te uno splendido anno. Ciao e a presto.
EliminaGreat information. Lucky me I recently found your blog by accident (stumbleupon).
RispondiEliminaI've book-marked it for later!