Anche la crema pasticcera è da inserirsi nelle preparazioni di base. Non ne esiste una sola ricetta, si potrebbe quasi dire, senza esagerare, che ogni famiglia ha la sua. Io proporrò quella che regolarmente uso per la preparazione dei miei dolci.
La crema pasticcera è una
base in quanto oltre a poter essere utilizzata così in purezza (anche
affondandoci il cucchiaino e gustandola così), può servire da supporto per
accogliere altri ingredienti come cioccolato, pasta di nocciole o pistacchi,
gocce di cioccolato o canditi, ma la più nota è l’aggiunta di panna montata, da
tutti conosciuta – in Italia – come crema Chantilly (ma più correttamente crema
diplomatica) da non confonderla con la sorella francese fatta esclusivamente
con panna montata e zucchero a velo in proporzione di 5 a 1
La crema pasticcera è una
crema molto soggetta a inquinarsi e deteriorasi, quindi bisogna procedere con
molta attenzione all'igiene e facendo in modo da raffreddarla nel minor tempo
possibile, mai lasciarla a temperatura ambiente.
L’uso della farina,
non è che sia vietato, ma sconsigliato. La farina gelifica a una temperatura di
92°; durante la cottura della crema non si riesce a raggiungere questa
temperatura, quindi nella crema si sentirà il sapore della farina cruda.
Ancora è da evitare
la farina perché nella farina ci sono gli enzimi (a causa di questi enzimi, si
dice che la farina è viva); quando andremo a riporre la crema in frigo gli
enzimi si mangeranno il gel che tiene compatta la crema, facendola diventare
liquida: il giorno dopo rischiamo di avere una crema non perfettamente
utilizzabile per la preparazione in corso; consideriamo di dover fare dei
riccioli con crema molle … un disastro.
Per addensare uso
un mix di amido di mais e amido di riso (chicca del maestro Montersino), il
primo conferirà alla crema compattezza e il secondo cremosità.
Preferisco usare le
zeste di limone o d’arancia a secondo della preparazione al posto della bacca
di vaniglia per evitare gli antiestetici granellini neri in sospensione nella
crema, in particolare se devo fare delle guarnizioni con la crema stessa, se
invece mi serve solo per riempimento non ho problemi ad usare la vaniglia.
½
l. latte
intero
3 tuorli
140 gr. zucchero
semolato
20 gr. amido di
mais (o maizena - sono la stessa cosa)
17 gr. amido di
riso
Zeste di limone (la
buccia di limone senza la parte bianca) o vaniglia in bacche.
In una capace pentola,
pongo il latte con la buccia di limone a scaldare. Se invece del limone uso le
bacche di vaniglia i semini li metterò nelle uova con lo zucchero e non nel
latte perché, questo bollendo, ingloberà nella pellicina formatasi tutti i
semini, impedendo loro di rilasciare il loro aroma. Nel latte metterò solo ¼ di
baccello ben pulito dai semi. Nel frattempo che il latte prende bollore,
preparo le uova .
In una ciotola monto
bene, con un frullino elettrico, le uova con lo zucchero e se uso la vaniglia i
semini di vaniglia;
ci aggiungo gli
amidi ed amalgamo bene.
Quando il
latte sta per bollire, abbasso la fiamma e verso la crema di uova e zucchero
nel latte,
alzo la fiamma ed
attendo che il latte incominci a ribollire. Il vapore del latte scalda la massa
di uova che galleggia sul latte incominciando a cuocerlo dolcemente, quando
vedo che anche dal centro si vedono delle bolle di latte mescolo velocemente;
la crema si rapprende velocemente e NON si attacca al fondo della pentola.
Preparo una ciotola
per accogliere la crema appena è pronta: con uno foglio di carta da cucina
imbevuto di alcool da liquori pulisco e disinfetto la ciotola e poi ci verso la
crema calda (appena tolta dal fuoco) e copro con una pellicola alimentare per
evitare di formare la pellicina.
Pongo in
congelatore per raffreddare velocemente. Non lasciare la crema a temperatura
ambiente a raffreddarsi, si caricherebbe di flora batterica indesiderata.
Alla prossima
Ciao
Leggendo "Crema pasticcera" mi ero detta "Ah beh questa la so fare!" ma ho continuato a leggere per confrontare le ricette...ma il bello di questo blog è l'aggiunta di segreti, consigli preziosi e nozioni davvvero importanti per gli amanti dei fornelli...brava brava brava...
RispondiEliminaBarbara
Grazie. ♥
EliminaNon ho intolleranza al glutine, ma mi piace sperimentare nuovi sapori così tempo fa ho provato a realizzare la crema pasticcera con la farina di riso. Non so se da un punto di vista teorico sia corretto usare farina di riso per tale preparazione, comunque la crema era buona ^_^
RispondiEliminaTu cosa ne pensi? Ho combinato un pasticcio che però aveva un buon sapore?
Premetto: ognuno è libero di gustare ciò che gli piace di più anche se non rientra nei canoni previsti.☺
EliminaVeniamo a noi. La farina di riso a seconda della macinazione, ha una granulometria più o meno accentuata, quindi si presume che se non si protrae a lungo la cottura i grani si sentono, perchè non sono riusciti ad assorbire liquido a sufficienza da far diventare morbido anche il centro del granello. La crema prevede come sua caratteristica principale una buona cremosità. Quindi traendo delle conclusioni, la farina di riso addensa ma non permette di ottenere cremosità e assenza di granellini in bocca a causa della breve cottura della crema. Per ottenere questo e usare il riso ci rivolgiamo all'amido di riso che ha una granulometria piccolissima; si ricava sempre dalla farina di riso attraverso un processo che ne estrae l'amido. Con un granulo così piccolo si ha una grande quantità legante assorbendo subito i liquidi. Quindi cottura più breve e cremosità assicurata.
Spero d'averti dato un piccolo chiarimento in merito. Quando vuoi sono qui e spero d'essere capace di risponderti. Un bacio. Ciao
Dopo il tuo chiarimento, ho fatto ricerche colmando (almeno in parte) la mia lacuna teorica sulla crema pasticcera.
EliminaIn effetti in tale prearazione entrano in gioco una miriade di fattori: percentuale dei grassi, temperatura di cottura dell'uovo, gelificazione degli amidi ...
Col proposito di provare al più presto la tua ricetta, ti ringrazio per avermi offerto un interessante spunto di studio.
Al prossimo scambio di idee!
^_^
È stato un piacere e spero ci siano tanti motivi per offrire la possibilità di incuriosire e invogliare ad un piacevole studio Ciao Un bacio
Elimina